IL ROI DELL’EVENTO: COME MISURARE LA LIVE EXPERIENCE

Dai brand planetari alle realtà territoriali, sono sempre più numerose le aziende che puntano sugli eventi. Condividere un luogo ed un tempo, stringere relazioni ed avviare collaborazioni: tutto questo, verrebbe da dire, ha un valore inestimabile. Invece no: è tutt’altro che “inestimabile”. Tra le ragioni che oggi rendono così efficaci e attuali gli eventi c’è proprio la possibilità di stimarli, misurandone gli effetti.
Se da un lato l’esperienza digitale non potrà mai equiparare il potenziale emotivo e l’engagement degli eventi live, dall’altro l’evoluzione tecnologica fornisce oggi strumenti che permettono di misurare in modo scientifico l’effetto della live experience attraverso il ROI (return on investment) ed il ROE (return on experience).
Un ampio spettro di opportunità, dalle app dedicate – con la possibilità di ottenere feedback in tempo reale – a sistemi complessi di osservazione e valutazione basati sulle neuroscienze, permettono di ottenere KPI (key performance indicator) utili a valutare concretamente l’effetto dell’evento.
A seconda della tipologia e dell’obiettivo dell’evento, i dati si riferiranno ad uno o più elementi specifici, per essere raccolti ed analizzati con le modalità più adeguate. La misurazione potrà riguardare, ad esempio, il livello di soddisfazione dei presenti. Nel caso di un’azione con finalità commerciali servirà valutare l’impatto sulle vendite; qualora si trattasse di un evento formativo, l’effettiva acquisizione dei contenuti erogati.
In presenza di un allestimento complesso (immaginiamo uno stand fieristico o un product placement nell’ambito di un contesto più ampio, come il village in occasione di un tour) esistono rilevatori biometrici che, misurando i movimenti del pubblico ed il loro atteggiamento, ne deducono in termini statistici il livello d’interesse.
L’acquisizione di questi dati in tempo reale può favorire l’ottimizzazione delle attività e degli allestimenti. Valutare dopo la prima tappa di un ipotetico tour l’efficacia di un elemento scenografico, o l’appeal sul pubblico del prodotto A rispetto al prodotto B, permetterà di apportare “on the road” i correttivi del caso.
Non resta che mettersi all’opera per creare l’”evento ideale” in relazione agli obiettivi dell’impresa, integrando già nella fase progettuale gli strumenti necessari a misurarne i risultati. Questo, oltre ad accrescere il valore complessivo dell’evento nelle strategie di marketing mix, contribuirà ad una maggiore trasparenza nella relazione tra agenzia e azienda.